Congresso SIFO: quale futuro per la formazione specialistica in Farmacia ospedaliera?

Il futuro delle scuole di specializzazione in farmacia ospedaliera è attualmente caratterizzato da un periodo di transizione. A seguito della recente riforma che ha modificato le modalità di accesso e la struttura dei corsi, si attende l’emanazione dei decreti attuativi necessari per l’avvio del nuovo ordinamento. L’assenza di tali disposizioni, infatti, comporta un rallentamento nelle procedure di programmazione sia per i neolaureati in farmacia, interessati a proseguire la formazione specialistica, sia per le università, in attesa delle indicazioni utili alla pubblicazione dei bandi.

Se n’è discusso durante la sessione precongressuale dal titolo ‘Il futuro della formazione specialistica in farmacia ospedaliera’, che si è svolta nell’ambito del XLVI Congresso nazionale SIFO. La sessione, coordinata dal prof. Gabriele Caviglioli, docente di Tecnologia e Legislazione Farmaceutica e direttore della SSFO UNIGE dal 2018 all’ 31 ottobre 2025, e dal dottor Filippo Urso, del Consiglio direttivo SIFO e Referente Nazionale Università, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle Università, delle Regioni, delle associazioni professionali e delle istituzioni centrali, con l’obiettivo di “consolidare il dialogo” tra i diversi attori coinvolti nella formazione dei farmacisti ospedalieri. Un momento di confronto e riflessione, dunque, sul futuro della formazione specialistica.

“In un contesto sanitario in continua evoluzione – hanno evidenziato Caviglioli e Urso – la figura del farmacista ospedaliero è chiamata a rispondere a nuove sfide cliniche, tecnologiche e organizzative. La formazione specialistica deve quindi essere ripensata in chiave moderna, flessibile e coerente con i bisogni del Servizio Sanitario Nazionale e dei pazienti”. In questo senso, la sessione ha voluto valorizzare le esperienze delle Scuole di Specializzazione, evidenziando le “buone pratiche, le criticità e le prospettive di sviluppo. Ma è stata anche un’occasione per ascoltare la voce dei docenti, dei coordinatori, degli specializzandi e dei rappresentanti istituzionali, in un dialogo aperto e costruttivo”.

Un incontro, quindi, che è stato anche un “momento di stimolo per rafforzare il ruolo delle SIFO come motore di innovazione e qualità– hanno evidenziato ancora gli esperti- e per promuovere una visione condivisa della formazione, che metta al centro competenze, interdisciplinarità e capacità di adattamento”. In un clima di crescente attenzione verso il futuro della professione, infine, la sessione precongressuale ha offerto uno spazio di “confronto concreto, orientato alla costruzione di percorsi formativi sempre più efficaci, inclusivi e rispondenti alle esigenze del sistema salute”, hanno concluso Caviglioli e Urso. Anche durante il Congresso di Genova, SIFO ha quindi confermato la sua estrema attenzione ai percorsi, alla qualità ed al riconoscimento della professionalità dei farmacisti ospedalieri in formazione. Un’attenzione che è confermata non solo dagli oltre dieci anni di dialogo sulle Scuole di formazione che è sempre stabilmente realizzato in sede congressuale, ma anche nelle attività che SIFO da sempre sviluppa sia in sede di eventi e corsi nazionali e regionali, che anche facendosi promotrice di attività di training e di networking su scala internazionale all’interno della European Association of Hospital Pharmacists

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