I farmacisti ospedalieri e le sfide dell’innovazione tecnologica

Governo dei dispositivi medici, health technology assessment,  nuovi regolamenti europei: quanto più il farmacista ospedaliero si trova a contribuire alla vasta gestione delle possibilità terapeutiche offerte oggi ai clinici, tanto più queste tematiche con forte componente tecnologica diventano centrali nella professionalità stessa del FO. Ne consegue una necessità formativa a cui cercano di rispondere le sempre più numerose sessioni che il Congresso nazionale SIFO dedica ogni anno alle healthcare technologies. A Genova ’25 si contano infatti approfondimenti sul Nuovo Regolamento Europeo dei DM, sull’evoluzione del sistema regolatorio dei device alla luce del nuovo Regolamento Europeo HTA, una sessione su HTA ed intelligenza artificiale ed un intero appuntamento del LAB LIFE dedicato all’AI For Health.

LA SFIDA DELL’HTA– Più in generale, perché il Farmacista Ospedaliero deve acquisire nuove e sempre più vaste competenze in ambito Dispositivi Medici? Rispondono Domenica Mamone (Coordinatrice Area Scientifico Culturale SIFO Dispositivi Medici e Diagnostica in vitro) e Francesca Filauro (Dirigente Farmacista, Ospedale Galliera, Genova), che sono tutor di alcune di queste sessioni: “Il farmacista ospedaliero deve acquisire competenze sui dispositivi medici per garantire approvvigionamento per le attività sanitarie (chirurgiche, ambulatoriali e diagnostiche), ed anche per assicurare appropriatezza, sicurezza e conformità alle normative europee. Oggi il FO è già coinvolto nella valutazione, gestione e sorveglianza/vigilanza, contribuendo alla governance clinica e alla sostenibilità del sistema in coerenza con la Mission delle Aziende Sanitarie. L’HTA è lo strumento strategico per guidare scelte sanitarie basate su evidenze, valore clinico ed economico. Ne consegue che proprio l’HTA deve diventare uno strumento di cui il farmacista ospedaliero diventa sempre più protagonista, come dice proprio il titolo di questo nostro Congresso”.

LA SFIDA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – Ma tra le tecnologie innovative in sanità non è possibile non annoverare anche l’Intelligenza artificiale. Come già indicato dalla documentazione europea, dall’intelligenza artificiale ci si attende di “facilitare l’allocazione efficiente delle risorse sanitarie”, la “modellazione predittiva dei ricoveri dei pazienti”, riducendo “i costi e semplificando le attività amministrative come la pianificazione delle visite, la fatturazione e la gestione delle cartelle cliniche elettroniche, automatizzando e ottimizzando le operazioni”. Senza dimenticare il supporto che già da ora può offrire in termini di accuratezza diagnostica e nell’identificazione di piani di trattamento personalizzati. Ma riusciremo a governare e a rendere equilibrata e sostenibile l’AI nell’healthcare con il contributo dell’HTA? I due settori come dialogheranno? Rispondono Mamone e Filauro: “Ci attende un futuro dove AI e big data potenzieranno l’Health Technology Assessment, rendendolo più predittivo e personalizzato. Governare l’insieme di questi processi richiederà competenze multidisciplinari, etica condivisa e strumenti di valutazione trasparenti per garantire equità e sostenibilità”. E Francesco Cattel (storico coordinatore del Laboratorio HTA di SIFO ed oggi direttore generale della ASL VCO in Piemonte), che è tutor della sessione su AI e HTA, sottolinea concludendo che “l’intelligenza artificiale è già parte della quotidianità degli operatori della sanità. Ciò che oggi noi tutti siamo chiamati a realizzare è la gestione corretta e condivisa tra governance e professioni dell’insieme delle possibilità offerte dalle tecnologie avanzate. In questo senso occorre parlare di visione strategica di tutte le innovazioni tecnologiche offerte a supporto del comparto sanitario.”

Related posts



Homnya Srl | Partita IVA: 13026241003

Sede legale: Via della Stelletta, 23 - 00186 - Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 - Roma
Sede operativa: Via Galvani, 24 - 20099 - Milano

Sanitask © 2025